«Requiem» jako formula liturgii Kościoła


Abstrakt:

Il riassunto: «Requiem» come formula della liturgia

Si tratta di una riflessione sul formulario della messa per i defunti, che inizia con le parole Requiem aeternam. Per dimostrare la sua ricchezza bisogna 28 B. NADOLSKI. Liturgika. t. III, Sakramenty, sakramentalia, błogosławieństwa (Pallottinum – Poznań 1992) 277. 62 ks. Stanisław Mieszczak SCJ richiamare prima il modo di vedere la celebrazione eucaristica stessa. E’ una riunione della comunita della Chiesa davanti al Trono di Dio e di Agnello, che trasforma ed arricchisce con la grazia i partecipanti che vivono sulla terra. Per i morti invece diventa un “suffragium” – aiuto. Questo e il frutto principale della celebrazione eucaristica, indipendentemente dal formulario liturgico. Il formulario pero aiuta i partecipanti di presentare a Dio i bisogni particolari della comunita. Cosi il formulario “Requiem” ci aiuta di portare la nostra preghiera per i defunti. L’antifona stessa, che proviene dai testi apocrifici, parla della pace eterna per coloro, chi ritrova il vero condottiere e Salvatore. Non e difficile attribuire questa riflessione a coloro che rimangono nel purgatorio. Nella liturgia quest’antifona funziona dal sesto secolo. Altri testi sono del period posteriore e sottolineando il fatto del peccato, dell’imminente giudizio di Dio, portano soprattutto il messaggio della speranza cristiana. La sequenza Dies irae, certamente un’elemento tra i piu belli nel formulario, e stata scritta probabilmente da un amico di S. Francesco, cioe da Tommaso di Celano (XIII s.). Descrivendo il momento terribile del Giudizio Finale introduce tanti raggi della speranza evangelica, che la visione generale non e negativa, pessimistica. Vediamo piuttosto un realismo del male, dell’ingiustizia, del peccato, nella luce della Buona Novella del Vangelo. Nel formulario d’oggi non c’e piu la sequenza, l’offertorium, ma esso rimane sempre uno strumento molto importante per condurre il pensiero cristiano al Salvatore e ci ricorda l’obbligo di aiutare i nostri fratelli nel purgatorio.