Muzyka kościelna w formułach liturgicznych tradycji rzymskiej


Abstrakt:

Musica sacra nelle formule liturgiche della tradizione romana

Spesso il tema della musica sacra è trattato nei diversi documenti della Chiesa e dai diversi specialisti sia nella teologia come nella musica ecc. Mi sembrava però molto interessante trattare anche il tema della musica sacra nella luce delle leggi interne, che dirigono la celebrazione liturgica romana. Si trattava di vedere quale musica nella celebrazione, però nella luce dell’analisi del rito stesso.
Scegliendo alcuni riti particolari si poteva identificare qualche indicazione riguardante il ruolo della musica sacra. Come primo appare il ruolo epifanico della musica. E’ un neologismo. Si tratta di vedere la musica come strumento nell atto di rivelazione di Dio stesso nella liturgia. I due momenti classici da questo punto di vista è il canto Sanctus e il canto prima del Vangelo. Un altro ruolo della musica è introdurre l’uomo credente nella realtà di Dio. Spesso si dice, che la musica eleva il cuore umano al cielo. Per farlo la musica deve nascere nel cuore che crede. Qui si tocca il problema della grazia divina, che precede sempre ogni azione umana. Non si può dimenticare il ruolo mistagogico della musica nella liturgia. L’uso della musica permette d’interpretare più profondamente alcuni riti. In modo particolare quest’aspetto appare nelle diverse processioni.
Concludendo si può dire, che la musica sacra deve provenire dall’esperienza della fede. Come una componente della celebrazione liturgica deve concordare con Credo. La musica sacra praticata nella liturgia diventa un’aiuti sulla strada della propria salvezza, ma anche può essere considerata come un importante strumento dell’apostolato.